domenica 21 giugno 2009

TESTIMONE di vita

Per oggi, vi lascio con un video che racconta Tiziano Terzani, che è diventato uno dei più stimati giornalisti e scrittori al mondo, testimone scomodo e non schierato, degli avvenimenti della storia contemporanea.
Vi lascio con Tiziano Terzani, che sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di cos'è la vita. Le parole del suo ultimo libro "La fine è il mio inizio".


La fonte anonima più conosciuta al mondo...ecco la storia

Così titola un articolo la Stampa.it

«Gola Profonda» pedinava «Gola Profonda». Nel senso che il numero due dell’Fbi Mark Felt, prima di passare alla storia come la fonte del Washington Post che incastrò il presidente Nixon nello scandalo Watergate, si era dedicato ad una serissima indagine sul film pornografico più famoso al mondo.

«Oggi - commenta il professore di legge della Rutgers-Newark School of Law Mark Weiner - un’inchiesta di questo livello per oscenità sarebbe inimmaginabile. Ma la storia di «Gola Profonda» è l’ultimo sussulto delle forze allineate contro la rivoluzione culturale e sessuale, e segna l’ingresso della pornografia sulla scena quotidiana».

Quando il giornalismo era una cosa seria, i direttori si fidavano dei loro reporter al punto di non pretendere di sapere i nomi delle loro fonti. Anche quando due ragazzi buttavano giù un capo della Casa Bianca. Almeno un soprannome in codice, però, era necessario. «Gola Profonda», pensò Woodward. Correva l’anno 1972, e la rivoluzione sessuale sconvolgeva l’America.

sabato 20 giugno 2009

"Quel giornalismo del copia-incolla...". Intervista a Pino Maniaci

“Esercizio abusivo della professione di giornalista”, con questa accusa Pino Maniaci è stato rinviato a giudizio dal pubblico ministero di Palermo, Paoletta Caltabellotta. Si dovrà attendere il prossimo 8 maggio affinché in un'aula di tribunale si stabilisca se Pino Maniaci sia o no un giornalista? In molti sanno che, nonostante l’eccessiva verve e gli “ammiccanti” toni dialettali, quello del noto “volto” di Telejato Notizie, è giornalismo. Un giornalismo da strada, che “annusa e guarda” come disse Tiziano Terzani, che non ha paura di tracciare, entrare, tra i perimetri mafiosi e fare l’appello.
Guardalo ti apre un mondo, ti fa rifettere sulla professione che un giorno poresti intraprende, se il tuo futuro è il giornalismo...

Second Life GRADUATION

150 anni Bryant & Stratton College ospiterà uno completamente on-line, "virtuale" cerimonia di laurea nel mese di giugno. Circa 40 laureati si sono impegnate a ricevere la lora ricompensa in forma avatar, il collegio del campus virtuale.

Belle parole per il buon giornalismo

Navigando navigando su Corriere.it ho torovato uno splendido omaggio, della parole veritiere, per noi futuri giornalisti e per coloro che fanno o hanno fatto il loro lavoro con onestà anche a costo della vita.


Il buon giornalismo è indispensabile in un paese civile e democratico, anche quando non è gradito dai politici. È questo il messaggio lanciato da Walter Veltroni all'inaugurazione del Premio giornalistico Ilaria Alpi a Riccione
.«In un paese democratico e civile,la stampa svolge una funzione assolutamente
insostituibile, e anche quando non piace ai politici è bene che si riconosca che c'è qualcuno che racconta un punto di vista diverso, pur nel rispetto della verità. C'è il rischio di un raffreddamento dell'indignazione, e quando l'indignazione si spegne è necessario che la stampa accenda i riflettori. Per avere più libertà di stampa in Italia serve autonomia e distanza, più le proprietà sono lontane dalla politica meglio è. E questo vale anche e soprattutto per il servizio pubblico».

Nel suo intervento Veltroni ha ricordato Ilaria Alpi, la giornalista del Tg3 uccisa in Somalia, che lui conosceva personalmente. «Una grande giornalista, una ragazza che aveva una concezione eticamente perfetta della sua professione. Cercava la verità anche quando era pericolosa, con coraggio professionale e civile».

Cina VS Google

La Cina ha sospeso alcuni servizi del motore di ricerca Google, perchè accusato di non contrastare a sufficienza la pornografia. Lo ha annunciato l’agenzia ufficiale Nuova Cina. In particolare Google Cina dovrà bloccare i suoi servizi di ricerca sulla Rete estera.
Il governo cinese ha poi deciso anche di introdurre l’obbligo di dotare tutti i computer venduti nel paese di un blocco anti-pornografia. Secondo alcune associazioni che difendono i diritti dell’uomo, invece, questo sistema servirebbe piuttosto a bloccare quei siti politicamente sensibili agli occhi del regime.

Nella vicenda è intervenuta anche Microsoft, i cui sistemi operativi sono sul 90% dei computer mondiali, invocando la libertà di espressione di fronte alla decisione del governo cinese.

YouTube è veramente alla canna del gas?

Facciamo i conti in tasca a YouTube, Repubblica.it ci da una mano!!
Leggi qualche passo...e se sei interessato clicca sul titolo e leggi l'intera notizia.

FENOMENI WEB
YouTube fa tendenzama non è come Re Mida
Il colosso del video web dovrebbe ridurre di molto le sue perdite. Intanto continua ad accumulare partner e a dettare i fenomeni internet. In attesa di bilanci super.

YOUTUBE guadagna? No, non ancora, ma le perdite del colosso del video on line di proprietà di Google, dovrebbero essere molto minori di quanto previsto. Le perdite di YouTube, per quest'anno, secondo uno studio di RampRate Inc, sono valutate attorno ai 174 milioni di dollari, molto di meno dei 470 milioni di dollari stimati solo due mesi fa dagli analisti. La differenza delle due valutazioni è essenziale non solo per le casse di Google (che ha acquistato YouTube nel 2006 per 1 miliardo e 760 milioni di dollari) quanto per gli investitori, che vedrebbero nel calo delle perdite una straordinaria novità.

YouTube è infatti uno dei siti più visti al mondo ma ancora non ha dimostrato alcuna capacità di trasformare questo successo in denaro contante. Google non fornisce dati certi in proposito, limitandosi ad ammettere che YouTube non produce profitti. Secondo gli analisti di RampRate a Google non fa comodo far sapere che i conti migliorano, perché la percezione di grosse perdite consente di trattare costi minori per i diritti di programmi tv, film e musica, e di veder nascere meno cause legali dagli aventi diritto, che si sentono meno danneggiati se YouTube non guadagna un euro dalla programmazione dei loro contenuti. "Non è vero", dice Aron Zamost, portavoce di YouTube. (Sarà realmente così??? Mhà!!!)
E i partner, infatti, si moltiplicano. Sono moltissime le aziende, i canali televisivi, i singoli artisti, che aprono su YouTube i propri canali, trasformando il sito di videosharing in una vera e propria piattaforma televisiva planetaria, nella quale è possibile, sempre di più, non solo trovare cose di ieri o del passato remoto, ma anche essere costantemente aggiornati sulle novità più interessanti.

giovedì 18 giugno 2009

X' comunichiamo?

Vi siete mai chiesti PERCHÈ COMUNICHIAMO??


Report On Line, con un intervento di Antonella Lopreiato, ha provato a rispondere alla domanda...ecco alcuni stralci per capire quale sia la risposta...
Perchè comunichiamo? Il computer sarà in grado di superare l'intelligenza del cervello umano? Ci siamo mai chiesti se quello che diciamo arriva al destinatario in maniera corretta e nel modo in cui noi vogliamo che arrivi il messaggio? Si, a volte è così, ci facciamo innumerevoli domande ma il punto base cioè quello più importante è perché e come comunichiamo? Risponderemo con molta facilità: “attraverso la parola altrimenti come facciamo ad esprimerci”?


Infiniti messaggi ci arrivano all’orecchio e coinvolgono anche altri organi di senso come la vista. La mattina usciamo di casa per andare a lavoro e ci accorgiamo vagamente degli innumerevoli messaggi che ci persuadono continuamente. Manifesti di pubblicità fissati ovunque, volantini e depliant che vengono distribuiti tra le strade. L’obiettivo è arrivare alla mente della gente attraverso la persuasione, come già sottolineato, attirando più persone possibili.


Le persone vogliono sentirsi protagoniste delle loro storie e in qualche modo il pubblicitario li rende felici rappresentandoli in prima persona. Accanto a computer sempre più potenti ma che utilizzano meccanismi computazionali non paragonabili a quelli cerebrali, gli studiosi dell'intelligenza artificiale stanno sviluppando sistemi computazionali, quali le reti neurali, che partono dal principio fondamentale del funzionamento dei circuiti neurali, la plasticità sinaptica e la capacità di modificare la propria attività sulla base dell'apprendimento e della precedente attività. Così, i più entusiasti studiosi dell'intelligenza artificiale prevedono che nel corso del presente secolo non solo si avranno computer in grado di avere consapevolezza di sé e di sentire qualcosa di molto simile alle emozioni umane, ma ipotizzano addirittura una sempre più stretta simbiosi fra l'uomo e il computer che abbia raggiunto il livello evolutivo non solo di una macchina intelligente ma addirittura di una MACCHINA SPIRITUALE.

Io in questo articolo ci vedo anche qulcosa che puà interessare noi blogger! (Che strano mi fa definirmi blogger!! ahahah!!) Come la possibilità che le persone si sentano, attraverso le nostre parole, protagoniste della storia che stimo raccontando!

Diffamazione a Parma ed in Rete

Su Parmaok.it ho trovato la seguente notizia...

Diffamazione in rete: a Parma 20 denunce per clonazione di identità

PARMA, 10 FEBBRAIO 2009 – Con l’avvento di Internet la diffamazione viaggia anche in rete. O, meglio, viaggia soprattutto in rete.Sono una ventina i casi denunciati a Parma alla polizia postale. Nel mirino soprattutto ragazze che si sono trovate pubblicate sul web, in spazi dedicati agli "incontri sentimentali" e a "escort e accompagnatrici", fotografie corredate da informazioni personali con tanto di numero di telefono.Lo hanno scoperto quando il loro cellulare ha iniziato a squillare senza sosta e così hanno deciso di denunciare il fatto. Qualcuno aveva clonato le loro identità.Un fatto che interessa persone dai 20 ai 50 anni con un unico elemento comune: gli autori, solitamente, sono ex fidanzati o amanti alla ricerca di vendetta. Meno gravi, invece, i casi di clonazione di identità sul popolarissimo social network "Facebook".

Social network come le comuni degli anni '60

Scopri cos'hanno in comune i Social Network e le Comuni anni '60 in una simpatica intervista a Fabrizio Bellavista , realizzata da Current.tv

Google Adsense e Google AdWords

Giorgia Longoni, direttore marketing di Google Italia, ci illustra il funzionamento di Google AdSense e AdWords

Siamo circondati!!!

...un ragazzo, come molti altri al giorno d'oggi; letteralmente assediato dai social network...

mercoledì 17 giugno 2009

Crisi di MySpace

Così titola oggi Repubblica.it

MySpace piace meno di primae licenzia il 30% dei dipendenti
Superato da Facebook nel numero di utenti anche negli Usa, l'ex gioiello di Murdoch fa i conti con la crisi

La fortuna ha voltato le spalle a MySpace, licenzierà il 30 per cento dei propri dipendenti ( ora tutti negli Usa), portandoli a mille. E stavolta non basta la crisi economica globale a giustificare la caduta. MySpace perde terreno e favore del pubblico. Nei giorni scorsi, Facebook ha superato MySpace (per numero di utenti).
"È un tracollo sostanziale: secondo i dati Nielsen, diminuisce anche il tempo medio che gli utenti trascorrono sulle pagine di MySpace, mentre cresce per Facebook", spiega a Repubblica.it Debrah Williamson, analista di eMarketer, uno dei più autorevoli osservatori di ricerca specializzati nel settore new media. Il tempo speso dagli utenti è un parametro sempre più importante per orientare la raccolta pubblicitaria sui siti. Tanto che "stimiamo anche che i ricavi di MySpace siano in calo. Davvero la scusa della crisi non basta: per Facebook è prevista invece una crescita., a 300 milioni di dollari, contro i 250 milioni del 2008 (nel mondo). Si noti che MySpace fino a poco tempo fa era indicato come un caso raro di social media di successo economico. Nel 2006 Murdoch (proprietario del social network) diceva agli investitori che MySpace valeva 6 miliardi. "Ora farebbe bene a venderlo al più presto", dice Williamson.

I MOTIVI di questo declino sono numerosi. "Gli sponsor si stanno spostando su Facebook, dove la pubblicità è più allineata agli interessi degli utenti. MySpace inoltre si presenta più come portale che come social network e forse questo non piace più alla gente". Inoltre, continua l'analista, "il sito di MySpace è stagnante, in ritardo sullo sviluppo tecnologico. Facebook è più all'avanguardia in fatto di funzioni e applicazioni".
MySpace = "old media"

Non avrai vita facile "NightJack"

INTERNET E PRIVACY. IL CASO «NIGHTJACK»
Blogger: nessun diritto all'anonimato
Lo ha stabilito un giudice inglese: chi fa informazione non può pretendere di mantenere segreta la propria identità
Così titola un articolo del Corriere.it
Ecco alcuni stralci del pezzo, che i blogger è giusto sappiano:
Il blog «NighJack», al centro della vicenda.
Il diritto all'anonimato in rete subisce un duro colpo nel Regno Unito. Con quella che potrebbe essere una storica sentenza per tutto il web, la Corte Suprema britannica ha rifiutato di proteggere l'identità di un ufficiale di polizia, attivo online come blogger in modo anonimo.
Come spiega il Times Online, il poliziotto 45enne Richard Horton era autore del blog NightJack (ora sospeso), incentrato essenzialmente sulle indagini svolte dalla polizia, di cui Horton rivelava aneddoti e particolari che solo un insider conosce, talvolta anche criticandone aspramente l’attività. Quando un giornalista del Times ha scoperto la vera identità dell’autore, il blogger ha immediatamente diffidato il giornale dal renderla nota, sottolineando come per lui fosse importante mantenere l’anonimato al fine di non incorrere in sanzioni disciplinari sul lavoro.

Ma per il giudice che ha seguito il caso “non c'è nessun valido motivo per restare anonimi”, poiché il postare messaggi su un blog è da considerarsi un’attività tutt’altro che privata. E comunque sia – ha spiegato ancora il giudice – la necessità di rivelare le generalità del blogger risponde in questo caso anche al diritto dei cittadini di conoscere l’identità di chi ha scelto di criticare pubblicamente l’attività della polizia. Quindi in questo caso l’interesse pubblico ha la precedenza.
Dite la vostra!!!
Per quanto mi riguarda, l'anonimato deve essere un diritto, ma certo è che chi lo usa a scopi puramente canzonatori o per affermare cose di cui poi non si vuole prendere la responsabilità, è giusto che qualcuno lo sanzioni!!! Ma mi chiedo anche perché nascondere l'identità se ciò che si dice non nuoce a nessuno e si vuole che sia di dominio pubblico!

martedì 16 giugno 2009

ATTENZIONE: pericolo EGOISMO

Twitter rende egoisti

Distratti, insofferenti e poco altruisti: sono così, secondo due studi americani, gli utenti dei social network. Nel mirino dei ricercatori del "Brain and Creativity Institute" dell’Università del Sud California, è soprattutto Twitter, il servizio di micro blogging che permette di scambiarsi brevi messaggi di testo.


Il problema fondamentale che provoca un «sovraccarico di informazioni nel cervello» è il fatto che le nuove tecnologie abbiano permesso di collegarsi ai social network direttamente dai cellulari. Il cervello viene ingolfato di informazioni, dalle news 24 ore su 24, ai cellulari super-tecnologici con email, Twitter, Facebook e MySpace. «C’è bisogno di tempo adeguato e di riflessione». «Se le cose accadono troppo velocemente, si potrebbe non avere la piena capacità emotiva per comprendere lo stato psicologico delle persone, con conseguenti implicazioni sulla moralità». I risultati della ricerca hanno appurato che le persone che frequentano i social network sono meno in grado di fornire una risposta «opportuna e compassionevole» rispetto ai problemi altrui.

Colpo all'Hadopi

Notizia riportata da Repubblica.it il 10 giugno 2009:


PEER TO PEER
Colpo alla legge anti-pirati

"L'accesso al web è un diritto"


La legge più rigida di Europa "corretta" dal Consiglio Costituzionale francese. "L'utente potrà essere solo avvisato"
di ALESSANDRO LONGO

...eccone uno stralcio...

"Con un colpo di scena, il Consiglio Costituzionale francese ha stabilito che la connessione a internet è un diritto fondamentale del cittadino e che quindi nessuna autorità può alienarlo. L'Hadopi obbligava i provider internet a sospendere il contratto di accesso a internet agli utenti colti, per tre volte, a scambiare file pirata.

Adesso, con la presa di posizione del Consiglio, cambia tutto. L'autorità preposta a questi controlli potrà solo avvisare l'utente, scrivendogli che è stato scoperto; non potrà più togliergli l'accesso a internet. Sparisce quindi la sanzione legata all'Hadopi. Resta solo un avviso di dubbio valore deterrente."

Leggi la notizia su Le Monde.fr

Cosa dice la legge??


Dal blog di Vittorio Zambardino:

La legge viene riconosciuta come costituzionale nei suoi intendimenti,
di protezione della proprietà intellettuale, ma è da riscrivere per quanto
attiene alla repressione.

Perchè? Perché internet è un “diritto alla libertà
di espressione”
e perché sanzionare coloro che trasgrediscono
alle leggi non spetta ad una “autorità” ma alla giustizia.

Firma l'appello di Repubblica

I giornali hanno il dovere di INFORMARE

I cittadini hanno il diritto di SAPERE


"I giornali hanno il dovere di informare perché i cittadini hanno il diritto di conoscere e di sapere. La nuova legge sulle intercettazioni telefoniche è incostituzionale, limita fortemente le indagini, vanifica il lavoro di polizia e magistrati, riduce la libertà di stampa e la possibilità di informare i cittadini. Per questo va fermata. "

Per firmare clicca qui


Leggi l'emendamento sulle intercettazioni approvato.




lunedì 15 giugno 2009

Per caso ma c'ero!

Sai quando non sai cosa fare in un tranquillo sabato sera, passeggi ed incontri un paio di amici... Due chiacchere e scopri, cadendo dalle nuvole, del concerto che avresti voluto vedere!

Carica della scoperta ti trovi al...

Decisamente fortunata!!!

La fortuna ti assiste, ma ha un limite. Infatti la fortuna non voleva avessi con me la mia macchina digitale, ma il cellulare si. Avere con se un cellulare oggi significa: MEMORIA, ogni istante che vale la pena di ricordare prontamente reistarto (anche se a qualche maniere).

Ecco la carrellata di foto della serata del 13 giugno 2009...



Ora 3 video che sono istanti brevi (causa fotcamera cellulare) che racchiudono i momenti più belli della serata, per me ovviamente!






Qualcuno lo deve pur fare...

Il blogger sta diventando un mestiere pericoloso

Secondo il rapporto del World Information Access (Wia) dell'università di Washington 64 blogger sono stati arrestati dal 2003 al 2008 e hanno scontato pene che variano da pochi mesi a 8 anni.
In testa alla classifica dei paesi più repressivi Cina, Egitto e Iran che da soli hanno totalizzato un terzo degli arresti. Nella black list finiscono anche Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Francia e Grecia.
Bavaglio non solo per i giornalisti, dunque. Più i blogger diventano famosi e trattano temi scomodi, più si cerca di farli tacere. E c'è da prevedere che, più la blogosfera si rivelerà importante per la formazione dell'opinione pubblica, più la repressione, in certi paesi, si farà sentire.

Pensiamoci bene!

C'è nè per tutti...

Arriva Koogle, nuovo motore di ricerca "kosher" per ebrei ortodossi

Gli ebrei osservanti a cui i rabbini vietano di navigare in Rete ora potrebbero trovare in "Koogle" un nuovo motore di ricerca. Il sito è settato - racconta Yossi Altman, manager del sito - in modo da non mostrare risultati o immagini che possano urtare la sensibilità degli individui molto religiosi. Vietato inserire dati durante la festa del sabato - lo Sabbath. Se si prova a comprare qualcosa on-line di sabato il sistema si blocca e impedisce l'acquisto.

Occhio alla chat...non è come sembra

Lothario Castro beffato da una love-story via internet
Cubano residente a Miami si è finto donna per gettare fango sul regime


Sembrava la classica love-story su internet, fatta di email e conversazioni via chat romantici e piccanti, quella fra una colombiana e il figlio playboy di Fidel Castro. Ma come in tante relazioni nate nell’etere, le cose non erano esattamente come potevano sembrare.
Dopo otto mesi di scambi sempre più infuocati, la bella ragazza si è rivelata un «burlone»di Miami, di nome Luis Dominguez, e ha umiliato pubblicamente Lothario, il figlio del Lider Maximo, suscitando grande ilarità nella comunità americo-cubana del sud della Florida. Dominguez, che è nativo di Cuba, ha raccontato di aver orchestrato la «beffa» per mostrare l’ipocrisia di un Paese i cui governanti si concedono dei lussi a cui il popolo non ha alcun accesso. «Mentre a molti cubani era vietato usufruire degli internet caffè dell’Avana, lui aveva un Blackberry e un accesso illimitato a internet».

Basta Stage...la denuncia del bolg

Il numero degli stage è in crescita ma scende la percentuale di assunzione dopo il periodo formativo: dieci anni fa era pari al 46,5% (dati AlmaLaurea) ora si attesta al 26,5% e solo uno su quattro avrà un contratto al termine del periodo di stage.

Con il degenerare degli stage è nato due anni fa un blog, ora testata online, "la Repubblica degli Stagisti" di Eleonora Voltolina che prova a valutare almeno il numero degli stagisti: "Si può ragionare su due dati certi. 256mila stage all'anno in imprese private, e oltre 50mila nelle strutture pubbliche. Quindi siamo a oltre 300mila stage all'anno, ma penso siano di più, soprattutto negli enti pubblici. Con 'la Repubblica degli Stagisti' - conclude Voltolina - ho voluto creare uno spazio di informazione, discussione e proposta, per denunciare gli utilizzi distorti di questo strumento e mettere in luce le buone pratiche". Nel sito si può trovare la "Carta dei diritti dello stagista", per evitare lo sfruttamento legalizzato. E una "lista dei buoni", le aziende che aderiscono ai punti della "Carta". Non sono molte, ma gli stage attivati in queste imprese avranno il "Bollino OK stage": non è un riconoscimento ufficiale a livello ministeriale ma un segnale, un aiuto ad orientarsi in un mercato che spinge a cercare, come fosse oro, uno stage che rispetti la dignità di chi inizia a lavorare.

Domani è giorno di SWITCH OVER

DAL 16 NOVEMBRE SPEGNIMENTO DI TUTTO IL SEGNALE ANALOGICO
Ore 24: il digitale terrestre è nel LazioRaidue e Retequattro solo con il decoder
Televisioni da risintonizzare per vedere i due canali

Il digitale terrestre sbarca da lunedì 15 notte a Roma e nel La­zio con Raidue e Retequattro che abbandoneranno il segnale analogico.
A Roma lo switch over sta andan­do meglio che nel resto d’Italia: i cittadini sono molto attenti e i negozi che vendono decoder da alcune settimane sono affol­lati. E molti romani hanno gre­mito negli ultimi due giorni piazza del Popolo, dove è stata organizzata una kermesse per sensibilizzare l’opinione pub­blica capitolina sul passaggio al digitale. Chi avesse difficoltà può consultare i siti Inter­net http://www.decoder.comunicazioni.it/oppure http://www.laziodigitale.tv/, dove è presente una gui­da apposita. Nel Lazio, la popolazione coinvolta da questo switch over, precisamente 4.550.000 persone (di cui 2.700.000 nella sola provincia di Roma) residenti in 166 comuni, dovrà dotarsi di un decoder digitale da collegare al proprio televisore, oppure di un nuovo televisore provvisto di decoder integrato.

Bel cambiamento!!


Segnalo un commento all'articolo del Corriere da cui ho preso la notizia che può essere utile e sopratutto ancora più esplicativo:
L'articolo è impreciso
15.0615:03

abertoli
Lo switch, per quanto riguarda la provincia di Latina, si ferma a Terracina. Per i comuni della parte meridionale della provincia se ne parlerà in autunno, in contemporanea con lo switch della Campania, regione con la quale sono condivisi alcuni MUX (c'è da risolvere, tra l'altro, il problema di RAI 3, ci siamo un po' stufati di ricevere il TG3 Campania... e di essere ignorati dal TG3 Lazio).


domenica 14 giugno 2009

L'intervista per posta elettronica

Ecco uno stralcio della rifelssione scritta da Beppe Severgnini...
"...una intervista per posta elettronica. Una cosa che piace agli intervistati, perché lega le mani agli intervistatori. […] L'intervista per email rimane però una novità, e una forma di resa. Occorre presentare una lista di domande; non è possibile replicare; e — ovviamente — non si ha la certezza che le risposte siano farina del sacco dell'intervistato. Potrebbero essere state scritte dagli uffici-stampa, sempre felici di limitare i momenti creativi del capo."
"L'intervista per email è il gradino più basso di una scala di soddisfazione giornalistica alla cui sommità sta l'«intervista ritratto ». L'intervistatore incontra l'intervistato, e poi scrive ciò che vuole. Certo, esistono i virgolettati che riportano — in Italia: dovrebbero riportare — le parole esatte. Ma in un incontro a quattr'occhi l'intervistato è un ostaggio. Leggete certe interviste: il docile masochismo della vittima trasuda sindrome di Stoccolma."
Ormai,nemmeno per il giornalista, esiste la possibilità di incontrare il "personaggio innarrivabile" che tutti vogliono conoscere. Il rapporto di intesa, di sfida e si conoscenza si riduce a poche battute scritte al pc e inviate ad un indirizzo di posta. Il giornalista non puà che attendere la risposta sperando che tutto sia pronto per essere mandato in stampa. Non esiste la possibilità di controbattere,di approfondire. La risposta è una. Insindacabile! Bisogna giocarsi bene la schans...

Lezione ai blogger

L'Unità ha pubblicato il 27/5/2009 la lezione di John August che tenne nel 2006 davanti agli studenti dell'Università di San Antonio, Texas. Invitava i blogger e chiunque scrive sul web a comportarsi da professionista. E indicava cinque regole da seguire:

1. Presentazione
2. Accuratezza
3. Consistenza
4. Responsabilità
5. Raggiungere gli standard della professione

Tocca temi centrali nel rapporto tra giornalismo e rete. "Stiamo vivendo uno dei momenti più elettrizzanti della storia dei media. Le barriere per entrare nel discorso pubblico non sono state mai così basse", dice August. Con i vari blog e l'apertura dei commenti agli articoli i lettori hanno oggi la possibilità di rispondere ai giornali e di fare valere le proprie opinioni.
E' una grande opportunità. Ma per non gettarla via occorre un impegno da parte di tutti, giornalisti e lettori. E' la supplica di August: "Quello che vi chiedo, quello che vi supplico di fare, è di affrontare questi nuovi strumenti da professionisti, non da dilettanti".

Il giorno in cui i media sono morti

Tempi duri per la stampa!

YouTube gira anche una parodia sulla morte dei giornali. Mad Avenue Blues è stata realizzata da L. McDuff. E' una imitazione di American Pie di Don McLean. In questa versione sono i media, piuttosto che la musica, a morire schiacciati da blog e internet.

Io l'ho trovata sul blog di Mediablog di Marco Pratellesi. che ha sua volta lo ha scovati in quello di Greenslade sul Guardian, che a sua volta è debitore di Peter Kirwan che l'ha lanciata sul sito della Press Gazette.