lunedì 15 giugno 2009

Qualcuno lo deve pur fare...

Il blogger sta diventando un mestiere pericoloso

Secondo il rapporto del World Information Access (Wia) dell'università di Washington 64 blogger sono stati arrestati dal 2003 al 2008 e hanno scontato pene che variano da pochi mesi a 8 anni.
In testa alla classifica dei paesi più repressivi Cina, Egitto e Iran che da soli hanno totalizzato un terzo degli arresti. Nella black list finiscono anche Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Francia e Grecia.
Bavaglio non solo per i giornalisti, dunque. Più i blogger diventano famosi e trattano temi scomodi, più si cerca di farli tacere. E c'è da prevedere che, più la blogosfera si rivelerà importante per la formazione dell'opinione pubblica, più la repressione, in certi paesi, si farà sentire.

Pensiamoci bene!

3 commenti:

  1. Come dice la vignetta, "to post or not to post"...che si fa? Io sono dell'idea che quando le parole spingono per uscire, non bisogna mandarle indietro, e venire censurati è solamente un'ulteriore garanzia della veridicità dei nostri blog.

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  2. Sono pienamente d'accordo. Il blogger deve però avere una affibabilità tale ed essere certo di ciò che dice, per non incorrere in sanzioni. Non bisogna pensare di scrivere così tanto per...(ovviamente dipende dall'argomento, perchè non tutti costruiscono un blog con pretese giornalistiche)!

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  3. un nuovo indice dei blog proibiti?impossibile da realizzare...

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