L’ultima copia del New York Times potrebbe uscire nel 2043: lì si ferma il giornale di carta, secondo tante delle profezie, raccolte da operatori dell’informazione di tutto il mondo, che chiudono il libro, soppiantato definitivamente da quello elettronico.
Prima di arrivare a quel punto si passerà dalla piena integrazione delle redazioni giornalistiche della carta e dell’on line, che spesso sono separate. Avremo edizioni on line dello stesso giornale che anticipano nel dare le notizie l’edizione cartacea, come avviene all’estero e non ancora in Italia; e avremo giornali di carta fatti esclusivamente dai contributi inviati on line dai lettori.
Non si sa se alla fine oltre ai giornali non spariranno anche i giornalisti: i giornali avranno articoli e inchieste realizzati dagli stessi lettori. Le foto non saranno realizzate più da fotoreporter ma comuni cittadini armati di telefonino con fotocamera o video.
Prima di arrivare a quel punto si passerà dalla piena integrazione delle redazioni giornalistiche della carta e dell’on line, che spesso sono separate. Avremo edizioni on line dello stesso giornale che anticipano nel dare le notizie l’edizione cartacea, come avviene all’estero e non ancora in Italia; e avremo giornali di carta fatti esclusivamente dai contributi inviati on line dai lettori.
Non si sa se alla fine oltre ai giornali non spariranno anche i giornalisti: i giornali avranno articoli e inchieste realizzati dagli stessi lettori. Le foto non saranno realizzate più da fotoreporter ma comuni cittadini armati di telefonino con fotocamera o video.
Per avere un quadro più completo sull'intero panorama dell'editoria e della strada che questa sta percorrendo, rimando alla lettura del libro di Sabadin Vittorio "L' ultima copia del «New York Times». Il futuro dei giornali di carta".
http://www.libreriauniversitaria.it/ultima-copia-new-york-times/libro/97888603610420361042times/libro/9788860361042
Rupert Murdoch possessore del Wall Street Journal, interpellato sul futuro della stampa, ha dimostrato di avere le idee chiare: “La gente legge le notizie gratis su Internet, questo deve cambiare” .
Vede un futuro a pagamento per l’informazione online, come già accade per il suo quotidiano di punta, che chiede un abbonamento ai lettori del web, per avere utili garantiti: “Non una miniera d'oro, ma neanche male” dice l’editore, secondo cui tutti i quotidiani dovranno imitare la sua compagnia, se vorranno sopravvivere alla crisi.
La crisi del formato cartaceo è acclarata, e Internet sembra essere un punto di svolta, con alcuni nomi di spicco dell’informazione (The Independent e The Times su tutti) che stanno pensando di rendere a pagamento l’accesso ai propri siti.
Vede un futuro a pagamento per l’informazione online, come già accade per il suo quotidiano di punta, che chiede un abbonamento ai lettori del web, per avere utili garantiti: “Non una miniera d'oro, ma neanche male” dice l’editore, secondo cui tutti i quotidiani dovranno imitare la sua compagnia, se vorranno sopravvivere alla crisi.
La crisi del formato cartaceo è acclarata, e Internet sembra essere un punto di svolta, con alcuni nomi di spicco dell’informazione (The Independent e The Times su tutti) che stanno pensando di rendere a pagamento l’accesso ai propri siti.
1000s of people worldwide are earning quiet fortunes, from their homes, even while they sleep. Are you next?
RispondiEliminahttp://www.kupig.ws/dvd
Penso che Internet possa essere una fonte di informazione alternativa e non per questa sostitutiva del giornale cartaceo!
RispondiEliminaIo spero che internet non fagociti tutto. Non mi riferisco solo all'informazione, ma a tutte le nostre attività quotidiane. Spero che non arriveremo a far spesa via internet.
RispondiEliminaIl giornale, secondo me, oltre che una fonte d'informazione è anche un modo per rilassarsi un'oretta leggendo.