lunedì 18 maggio 2009

Audiweb: Internet cresce!

Molti italiani preferiscono passare il loro tempo su Internet che davanti alla Tv. Questo audience viene misurato da Audiweb. Enrico Gasperini, presidente dell'organismo, spiega il funzionamento e finalità.

"Audiweb è una realtà recente. E' un'azienda formata da tutti gli attori della pubblicità e dell'editoria online il cui scopo è quello di misurare in maniera imparziale e oggettiva lo share della Rete a fini pubblicitari. Un mercato che comprende qualsiasi sistema interattivo digitale di comunicazione”.
Audiweb utilizza una piattaforma che consente la rilevazione dell’audience attraverso una doppia rilevazione: da una parte, attraverso i siti stessi, con sistemi certificati dei dati misurati dall'interno (dati censuari) e, dall'altra, attraverso un “panel”, un campione degli utilizzatori della Rete a livello italiano. L'operazione avviene nel pieno rispetto delle norme sulla privacy.
Questo sistema di rilevazione è basato sui file di log, difendendosi da eventuali trucchi che possono falsare il risultato finale. È molto più efficace dei sistemi di rilevamento Auditel e Audipress.


E con la nascita del giornalista on line, i file di log consentono alla redazione on line di vedere cosa esattamente leggono gli utenti sul sito, fornendo dati che provvederebbe a dare spunti nuovi a chi fa i giornali. Affinare le capacità giornalistiche per non perdere di vista il pubblico lettore.


Audiweb realizza i propri servizi in partnership con Nielsen Online per le rilevazioni panel e i relativi servizi di elaborazione.
Se restiamo nel campo dell’ “editoria giornalistica”, proprio dati Nielsen di marzo 2009 confermano che gli investitori pubblicitari hanno il portafoglio chiuso e che non vogliono più investire nella carta stampata. Gli inserzionisti si dirigono verso la terra promessa: nuove sfide e nuove avventure. Verso Internet.
La pubblicità in Italia rimane in forte calo: è scesa del 19,5% rispetto al 2008. Anche la carta stampata nel suo complesso, che ha registrato un calo del 27,4%, la televisione ha accusato una brusca frenata: -16%. Abituata la radio (-27,2%), mentre Internet ha segnato un aumento: +3,9% rispetto al gennaio-febbraio 2008, a quota 83 milioni di euro.
A pagarne le spese sono soltanto i media tradizionali quali radio, giornali e televisione. E Internet cresce.

Nessun commento:

Posta un commento